I luoghi di culto della Maiella: tanto numerosi che Francesco Petrarca definì la montagna “domus Christi”. Ma può una montagna essere la Casa del Signore? Se si, questa è la Maiella.
Quaranta, forse più, sono i luoghi di culto, per lo più eremi, nascosti nei più remoti anfratti, nei più solitari valloni del parco nazionale. Alcuni raggiungibili in auto, altri solo a piedi e, spesso, con percorsi non facili.
Di sicuro la zona a più alta concentrazione si trova nel versante occidentale della Maiella, lungo due profonde vallate contigue: quella della valle dell’Orfento. Qui i numerosi eremi rupestri ricordano la figura di un santo che, a lungo, condusse vita ascetica tra la Maiella e il Morrone: Pietro da Morrone, il futuro papa Celestino V.
Ricordiamo la grotta di San Giovanni, e il monastero di Celestino V nella badia morronese che si trova a 40 minuti da noi nella città famosa per i confetti, che si chiama Sulmona. Quì merita una breve visita al centro storico della città, e nella fabbrica storica di confetti Mario Pelino. (Presenza di museo storico).
A lui non tanto si deve la costruzione ex novo degli edifici, quanto una loro ristrutturazione.